Sappiamo di essere di fronte ad un mutamento di carattere mondiale, certamente la pandemia ci ha reso consapevoli del nostro essere vulnerabili e ha messo in dubbio molti concetti basilari della nostra vita. D’altra parte però il Covid-19 ha reso ancora più evidente l’importanza che il sistema assicurativo ha e può avere nella vita economica del Paese, e non solo.  

Quello che ci circonda ci deve spingere a riflettere su quanto sia importante prendere coscienza dei rischi che corriamo e delle scelte che possiamo compiere per ridurne le conseguenze economiche, anche davanti ad eventi gravi. Ed è qui che si inserisce la figura del consulente assicurativo che assume un ruolo sociale, supportando imprese e privati nel ricercare le soluzioni più adatte a mitigare le conseguenze economiche degli imprevisti.

 

 

Perché si parla di ruolo sociale dell’assicuratore?

Partiamo col definire il consulente assicurativo come un professionista del settore che si occupa dell’analisi dei rischi e dei fabbisogni della propria clientela. È importante sottolineare che l’assicuratore svolge ogni anno, secondo la normativa dell’Ivass – regolamento n° 40/2018, la formazione obbligatoria che garantisce la conoscenza degli strumenti assicurativi in grado di dare risposte alle novità del mercato, fornire assistenza sui prodotti e rispondere in maniera chiara alle esigenze dei propri clienti.

Ma la partita più importante è la stessa consulenza: non si può prescindere da questo aspetto proprio perché alla base ci sono le persone, ognuna con esigenze semplici o complesse, alle quali il professionista deve essere in grado di poter dare assistenza tecnica e commerciale.

Cosa ci aspettiamo dal nostro consulente assicurativo? 

Una visione chiara, una relazione di fiducia, competenza nella scelta dei prodotti assicurativi. Tutto questo è possibile se si costruisce tra le due parti una relazione di fiducia e trasparenza. L’ assicuratore può conoscere le abitudini del cliente,  eventuali problematiche, studiare l’intero quadro con precisione e può quindi calcolare un’analisi del rischio personalizzata e misurata allo stile di vita del suo interlocutore. Dall’altra parte il cliente potrà imparare a fidarsi del consulente assicurativo, sentirsi libero di poter parlare con estrema sincerità e instaurare, quindi, un rapporto di fiducia.

Ambiti di intervento del consulente assicurativo

Abbiamo visto che l’obiettivo principale del consulente assicurativo è quello di tutelare il patrimonio e limitare eventuali danni alla salute o alla casa dei proprio clienti, attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative.

Le polizze per i privati si distinguono principalmente in due categorie: quelle del ramo danni e quelle del ramo vita. Nelle prime rientrano la Rc auto e le assicurazioni sulla casa. Le seconde comprendono la tutela della persona, come le assicurazioni per malattia o invalidità, o il risparmio, come i piani di accumulo e l’assicurazione sulla vita.

 

 

 

 

In una società in continuazione evoluzione, è indispensabile stare attenti ai mutamenti, imparare a gestire il cambiamento in modo propositivo e spingere sull’acceleratore della consulenza: abbiamo veramente bisogno di professionisti capaci di analizzare i rischi e ai quali chiedere consigli per un futuro meno incerto. Non basta la polizza auto, occorre ben altro. Occorrono quelle coperture a protezione della famiglia, del patrimonio o della propria attività lavorativa; chi oggi si allontana da questi concetti, per difficoltà o per mancanza di interesse, ha bisogno di una voce guida.

Ecco rappresentata la funzione sociale dell’assicuratore: la tecnologia è indispensabile, ma  non fornirà assistenza su questi temi. Il consulente assicurativo interviene fornendo le soluzioni più adatte per il benessere della persona o della famiglia, ad esempio mitigando le conseguenze economiche degli imprevisti, individuando i rischi rispetto ai quali è bene tutelarsi, costruendo un futuro più sicuro.

 

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