Da poco si è conclusa la COP27, la ventisettesima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, tenutasi in Egitto. Queste conferenze sono un barometro internazionale di quanto si sta facendo, e si dovrà fare, per ridurre l’impatto sui cambiamenti climatici e rendere le attività umane sempre più eco-compatibili.
Il settore assicurativo, così come gli altri settori produttori di beni e servizi, è chiamato a “fare la sua parte”. In tal senso, la rivoluzione digitale ha permesso di compiere importanti passi in avanti, prima fra tutte la possibilità di sottoscrivere contratti e polizze assicurative a distanza.
La spinta maggiore alla digitalizzazione delle compagnie assicurative è la volontà di offrire servizi migliori ai Clienti. Servizi migliori, ma anche prodotti e offerte con un superiore grado di personalizzazione, in modo da rendere l’esperienza lato Cliente decisamente superiore. Alcuni degli ulteriori vantaggi che la digitalizzazione ha portato nel ramo assicurativo sono:
Questo processo di digitalizzazione del settore assicurativo prende il nome di InsurTech (Insurance + Technology): innovazione tecnologica degli asset assicurativi tramite app, software, modelli di business, prodotti e servizi digitali.
In questo panorama, il miglioramento dell’esperienza e dell’interfaccia utente dei prodotti digitali è una componente essenziale, soprattutto se pensiamo ai vantaggi che queste procedure portano in termini di impatto eco-sostenibile.
La possibilità di stipulare contratti assicurativi a distanza, ad esempio, permette non solo un evidente vantaggio per il Cliente in termini di tempo e comodità, in quanto non deve per forza recarsi in filiale, ma anche un diretto impatto sull’ambiente poiché si risparmia la carta sul quale stampare modulistica e contratti, che diventano digitale, e si abbattono le emissioni di CO2 dovute al viaggio. Sulla scia dell’InsurTech, si sta assistendo ad un forte ampliamento delle compagnie che permettono l’emissione digitale di polizze assicurative.
Un piccolo strumento, che però ha modificato radicalmente i processi di stipula dei prodotti assicurativi, è la Firma Elettronica. Uno strumento in realtà disponibile già da qualche anno ma, in concomitanza con la pandemia di Covid-19, ha acquisito sempre più importanza. Durante i periodi di lock-down, infatti, le firme elettroniche sono state la soluzione per concludere transazioni e firmare contratti evitando contatti.
Passata l’emergenza sanitaria, la firma elettronica ha continuato ad essere utilizzata come strumento per snellire e velocizzare le pratiche assicurative, facendo risparmiare tempo e risorse.
Per poter sottoscrivere una polizza assicurativa, tuttavia, non basta una firma digitale “semplice”, come ad esempio può essere la scansione di un documento firmato manualmente e inviato tramite mail; questo metodo, infatti, non permette di identificare in maniera sufficientemente sicura l’autore della firma. Per poter sottoscrivere un prodotto assicurativo è necessaria una Firma Elettronica Avanzata (FEA) o una Firma Elettronica Qualificata (FEQ), firme che abbiano cioè valore legale.
La FEA è una particolare tipologia di firma a distanza che permette di stabilire una connessione univoca con l’utente che sta sottoscrivendo un contratto assicurativo attraverso un sistema di autenticazione a più fattori, come ad esempio la generazione di password univoche a tempo, e l’aggiunta di una prova del consenso del firmatario, ad esempio una casella di spunta per dimostrare che il documento è stato correttamente compreso dal firmatario.
La FEQ, a differenza della FEA, permette non solo di connettere in modo univo la firma ad un utente specifico, ma è qualificata in quanto è certificata da un ente Certificatore terzo che ne assicura la genuinità.
Firmare una polizza assicurativa a distanza permette di superare la modulistica e gli adempimenti cartacei, facilitando anche l’archiviazione dei documenti, che possono essere conservati nella casella di posta, su pc, chiavette usb o hard disk portatili. Inoltre, grazie all’InsurTech, è possibile firmare a distanza non solo i contratti delle compagnie assicurative “fisiche”, ma anche le polizze digitali online. Piccoli, ma importanti, passi per un impatto ambientale sempre più sostenibile.